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06 Luglio 2009

 

Bambola

 

Una bambola sulla mensola,

una bambola con l'espressione persa nel vuoto

come la ragione si perde nei pensieri.

Sembra assente ma è attenta.

Osserva. Studia. E aspetta.

Aspetta la mano che dal sonno la desti

carezzandole la pelle simil l'avorio.

Attende che qualcuno la svegli,

come l'uomo attende la morte.

Il mondo attorno a lei cambia, cresce, si evolve,

e lei, piccola bambola, rimane li sulla mensola immobile.

Giorni, mesi, anni, decenni non segnano 

la perfezione del suo viso

solo gli occhi di un intenso blu

sembrano spegnersi,

sembrano tristi.

Piccola bambola triste

Il mondo evolve e tu sei li,

tutti corrono e tu ferma.

E non puoi piangere.

Dolce bambola.

Passa altro tempo e lei non è più li.

Distrutta da mani violente

ferita da una nuova era non sua.

Nata felice vissuta infelice

solo gli occhi sono rimasti

e sembran ridere.

 

di Karen Furlini