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Ringrazio Fabrizio Corselli per avermi dato il permesso di pubblicare

questa sua Poesia

 

 

Romeo alla tomba di Giulietta

Serpeggia il pensiero tuo tra le mie dita,

come velo della Morte

che dell’Ade

solca i flutti cinerei.

 Dalle profondità e dai recessi ignoti

di quei tombali miasmi, scorgo,

assurgere la tua figura

come Venere dal mare,

oh… mia Giulietta,

per consolare del mio eterno amore

gli uggiosi dubbi.

 E tu, lì, eterna e mortale,

sulla fossa delle Anime, a mirare

il riflesso del tuo sanguigno gesto,

pria di tonar dell’Inferno risoluto giudizio;

 Lì, come quei fiori che di beltà adorna

languono di pacate carezze,

sul tuo pallido viso

di defunta innocenza.

 Come tiranna regnante su quei corpi ignari,

io, scorgo in tal fossa, esser tuo pari…

per sederti accanto,

dilaniato dalla cenere e dal magma

della tua dannazione.

 Io son ora tuo re, in questa valle di lacrime,

 per conseguire fuori di questo mondo,

che negato ci fu, d’amor eterna promessa.

Fabrizio Corselli, in arte Tetractys